20 Feb
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Anche i docenti precari, al pari dei colleghi di ruolo, hanno diritto alla Carta del Docente del valore di 500,00 euro. 

Tuttavia, il Ministero dell'Istruzione e del Merito continua ad applicare un trattamento differenziato, penalizzando i docenti con incarichi a tempo determinato non riconoscendo loro il cosiddetto bonus docenti. 

Ciò costituisce un atto illegittimo ed infatti un'autorevole sentenza del Consiglio di Stato, datata marzo 2022, ha statuito inequivocabilmente l'illegittimità dell'operato del Ministero dell'Istruzione. Tale giudizio si fonda sulla violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, la quale vieta la discriminazione del personale precario, oltre a configurare una lesione dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità della Pubblica Amministrazione. 

In virtù di questa decisione, il Ministero è obbligato a riconoscere la Carta del Docente a tutti i precari, al fine di garantire parità di trattamento. Pertanto tutti i docenti precari, cui è stata indebitamente negata la Carta del Docente, possono intraprendere le opportune azioni legali al fine di vedersi riconoscere tale beneficio. 

Lo Studio legale Bua offre consulenza e assistenza legale a tutti i docenti precari attraverso la presentazione di un ricorso per il riconoscimento della Carta del Docente.

Possono aderire al ricorso tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, che abbiano prestato servizio statale a tempo determinato negli ultimi 5 anni e che abbiano svolto almeno 180 giorni di servizio per ciascun anno. 

Per ogni anno di servizio si ha diritto al recupero di 500 euro, fino a un massimo di € 2.500.Il ricorso ha un costo complessivo di € 150,00, comprensivi del valore del contributo unificato (di € 49,00).

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